Starfield e No Man’s Sky: quando “ispirazione” è evidente

Quando No Man’s Sky è stato rilasciato per la prima volta, era pieno di difetti, ma era interessante come fosse incentrato sulla sensazione di scoperta. Ore da passare ad assegnare nomi ai pianeti, a scannerizzare strane creature tentacolari e a catalogare rocce insignificanti rendevano il gioco entusiasmante, quindi non sorprende che Bethesda abbia in programma qualcosa di simile con il suo epico gioco spaziale, Starfield.

Sono però rimasto molto sorpreso quando Bethesda ha pubblicato un breve video (lo trovi in fondo alla pagina) sullo scanner dei pianeti l’altro ieri e ho notato che la versione dello scanner di Starfield non ricorda soltanto No Man’s Sky di sette anni fa, ma sembra quasi identico ad esso.

Il fatto che gli oggetti brillino mentre li scannerizzi, le curiosità inutili ma divertenti che scopri sulle cose che scannerizzi e tutti quei piccoli punti esperienza che ottieni catalogando le cose, tutto ciò ricorda in maniera sorprendente l’esperienza di raccolta dati di No Man’s Sky. In Starfield, sembra che si possa giudicare la propensione di una creatura ad attaccarti dal suo “temperamento”. In No Man’s Sky, queste stesse informazioni sono etichettate come “Comportamento”.

Scannerizzare non è il modo più entusiasmante di trascorrere le giornate su Starfield, ma sembra essere un’attività redditizia. Come afferma il tweet, completare una scannerizzazione del pianeta su Starfield ti permette di vendere le informazioni ottenute in cambio di crediti, proprio come in No Man’s Sky.

I giochi si ispirano l’uno all’altro tutto il tempo, ma ciò che infastidisce è come gli sviluppatori (soprattutto nei giochi di grande successo) spesso trascurino o resistano ad ammettere che stanno copiando una caratteristica presente in un altro videogioco. Bethesda non è diversa dalle altre grandi case di produzione che fanno questo, ma più famoso è il gioco da cui prendi in prestito l’idea, più imbarazzante è la figuraccia che ne segue.

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Quando No Man’s Sky è stato rilasciato per la prima volta, era pieno di difetti, ma era interessante come fosse incentrato sulla sensazione di scoperta. Ore da passare ad assegnare nomi ai pianeti, a scannerizzare strane creature tentacolari e a catalogare rocce insignificanti rendevano il gioco entusiasmante, quindi non sorprende che Bethesda abbia in programma qualcosa di simile con il suo epico gioco spaziale, Starfield.

Sono però rimasto molto sorpreso quando Bethesda ha pubblicato un breve video (lo trovi in fondo alla pagina) sullo scanner dei pianeti l’altro ieri e ho notato che la versione dello scanner di Starfield non ricorda soltanto No Man’s Sky di sette anni fa, ma sembra quasi identico ad esso.

Il fatto che gli oggetti brillino mentre li scannerizzi, le curiosità inutili ma divertenti che scopri sulle cose che scannerizzi e tutti quei piccoli punti esperienza che ottieni catalogando le cose, tutto ciò ricorda in maniera sorprendente l’esperienza di raccolta dati di No Man’s Sky. In Starfield, sembra che si possa giudicare la propensione di una creatura ad attaccarti dal suo “temperamento”. In No Man’s Sky, queste stesse informazioni sono etichettate come “Comportamento”.

Scannerizzare non è il modo più entusiasmante di trascorrere le giornate su Starfield, ma sembra essere un’attività redditizia. Come afferma il tweet, completare una scannerizzazione del pianeta su Starfield ti permette di vendere le informazioni ottenute in cambio di crediti, proprio come in No Man’s Sky.

I giochi si ispirano l’uno all’altro tutto il tempo, ma ciò che infastidisce è come gli sviluppatori (soprattutto nei giochi di grande successo) spesso trascurino o resistano ad ammettere che stanno copiando una caratteristica presente in un altro videogioco. Bethesda non è diversa dalle altre grandi case di produzione che fanno questo, ma più famoso è il gioco da cui prendi in prestito l’idea, più imbarazzante è la figuraccia che ne segue.

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Sono però rimasto molto sorpreso quando Bethesda ha pubblicato un breve video (lo trovi in fondo alla pagina) sullo scanner dei pianeti l’altro ieri e ho notato che la versione dello scanner di Starfield non ricorda soltanto No Man’s Sky di sette anni fa, ma sembra quasi identico ad esso.

Il fatto che gli oggetti brillino mentre li scannerizzi, le curiosità inutili ma divertenti che scopri sulle cose che scannerizzi e tutti quei piccoli punti esperienza che ottieni catalogando le cose, tutto ciò ricorda in maniera sorprendente l’esperienza di raccolta dati di No Man’s Sky. In Starfield, sembra che si possa giudicare la propensione di una creatura ad attaccarti dal suo “temperamento”. In No Man’s Sky, queste stesse informazioni sono etichettate come “Comportamento”.

Scannerizzare non è il modo più entusiasmante di trascorrere le giornate su Starfield, ma sembra essere un’attività redditizia. Come afferma il tweet, completare una scannerizzazione del pianeta su Starfield ti permette di vendere le informazioni ottenute in cambio di crediti, proprio come in No Man’s Sky.

I giochi si ispirano l’uno all’altro tutto il tempo, ma ciò che infastidisce è come gli sviluppatori (soprattutto nei giochi di grande successo) spesso trascurino o resistano ad ammettere che stanno copiando una caratteristica presente in un altro videogioco. Bethesda non è diversa dalle altre grandi case di produzione che fanno questo, ma più famoso è il gioco da cui prendi in prestito l’idea, più imbarazzante è la figuraccia che ne segue.

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